Il fuoco, simbolo di energia vitale, il più forte tra gli elementi che la Natura ci ha donato, la quale... Read More
Il fuoco, simbolo di energia vitale, il più forte tra gli elementi
che la Natura ci ha donato, la quale ha plasmato ogni forma di vita per
garantire la propagazione dell’essere umano sulla terra. Il genere umano ha
appreso ogni cosa dalla Natura, ha tratto ispirazione per migliorare le proprie
condizioni, tanto da cominciare addirittura a sfruttarla, fino ad arrivare a
sottrarle più di quanto Essa possa donarci. Cominciando così ad alterare i
naturali cicli biologici, ottenendo soltanto un progressivo peggioramento di
tali condizioni, rischiando di spegnere per sempre quel fuoco vitale dal quale
tutto ha origine.
Gli elementi anatomici ricreati nell'opera rimandano alle pratiche di
mummificazione egizia, secondo le quali gli organi principali venivano separati
dal corpo per essere imbalsamati singolarmente e riposti in vasi Canopi, per
garantirne la conservazione nel tempo. Tutti tranne uno: il cuore, essenziale
all'anima del defunto per accedere all'aldilà, alla vita eterna, che quindi
veniva lasciato all'interno della gabbia toracica senza subire una
mummificazione specifica. Secondo la logica quest'ultimo dovrebbe essere,
quindi, il primo organo a decomporsi. Exodus ribalta la logica e ci mostra come
gli organi trattati si trovino in uno stato avanzato di decomposizione, mentre,
il cuore, conservatore del fuoco vitale si materializza al centro
dell'installazione ancora integro, ancora capace di
generare vita.