Eràus racconta la tempesta Vaia vissuta in prima persona dall'artista che quella sera si trovava nel suo maso in mezzo al bosco. L'installazione è allestita alla sola luce di candele (finte) per immedesimare ancora di più lo spettatore in quanto ad un certo punto quella notte è andata via la corrente. C'è del cippato a terra, dei tronchi spezzati e dei rami di abete di modo che si senta l'odore di bosco ferito...lo stesso profumo che si sentiva in qui momenti. Il titolo Eraus è un richiamo al nostro territorio ed è uno dei gridi che usavano i boscaioli prima di tagliare una pianta per avvisare del pericolo.