In una società in cui è richiesta la massima prestazione, non soltanto dalle macchine ma anche e soprattutto dagli esseri... Read More
In una società in cui è richiesta la massima prestazione, non soltanto
dalle macchine ma anche e soprattutto dagli esseri umani, non sorprende che le
cause per la depressione oggi siano ricollegate a un sempre più diffuso senso
di inadeguatezza. Pertanto l’individuo, per essere ben considerato, deve
svestire i panni dell’essere umano, rendersi perfetto e all’altezza della
situazione nonostante le sue fragilità e mostrarsi sempre invincibile a
dispetto dei propri limiti. L’opera pone i riflettori su questa disumanizzazione
che invece di rendere l’uomo forte e performante, secondo i dettami della tecnica,
lo sta logorando in profondità fino a farlo sgretolare un frammento alla volta,
portandolo al suo completo declino.
DIS-HUMAN (DIS-UMANO)
We have created perfect machines able to produce faster and more efficiently than a man. We push men to compete against them and against other men. Now we feel inadequate. Have we walked the right path? To be well considered the individual has to take off the clothes of human being, become perfect and be exemplary in every situation despite its fragilities. The dis-human always shows itself as invincible in spite of its limits. This work of art focuses on the dehumanization of people which are not so strong and powerful, according to the laws of technology, which are consuming them in depth a fragment at a time.