L'opera “Cuori appesi a un filo”, mette in evidenza il senso di vulnerabilità e del rapporto che si ha generalmente con il tempo presente e futuro, evidenziando una riflessione sulla temporaneità della nostra vita.
Spesso ci lasciamo ingannare dalla sensazione di avere tutto il tempo del mondo, rimandando decisioni importanti e cambiamenti necessari, trascurando spesso l’importanza di comunicare i sentimenti e i pensieri, per poi ritrovarsi all’improvviso con un vuoto di parole non dette o sentimenti non comunicati.
L’opera vuole far riflettere proprio su questa dinamica, invitando a considerare l’importanza di agire e comunicare nel momento presente, cercando l’equilibrio tra l’idea di avere tempo e l’incognita della fragilità dell’essere umano.
Il cerchio superiore da dove partono i fili, rappresenta una possibile luna.
I numerosi fili rossi che scendono ne raffigurano un legame, che spesso si ha con l’immensità del cosmo, oppure con un dio.
Non tutti i fili portano un cuore, molti sono spezzati a diverse altezze e ne indicano il distacco dalla vita terrena.
Le sagome che rappresentano i cuori non sono tutte uguali, ogni cuore come ogni persona presenta delle differenze; sono ricoperti con carta riciclata da un libro e lavorata a mano, dove si possono notare ancora, fuse nella carta stampata, delle lettere sparse, quasi ad immaginare che ogni cuore, nel bene o nel male, ne scrive una propria storia.