L’installazione dal titolo “ Creazione “ appartiene alla serie “ macchine del tempo “ , è un ‘occasione per riflettere su questo tema con l’aiuto
dell’arte figurativa , che attraverso l’antico mette in discussione il tema più rappresentato da vari pittori del
passato “ La Maternità “intesa in
senso tradizionale della Madonna con
Bambino, che diviene per molti secoli esempio idealizzato del ruolo della
donna nella società del passato.
L’ impiego di veri drappi di stoffa appesi e adagiati a terra anziché essere
dipinti, rende la composizione semplice offrendo una chiave di lettura
immediata allo spettatore ma allo stesso tempo ricca di significato.
Antico che si contrappone alla
raffigurazione che le sta intorno sia in termini estetici sia di significato
proprio a sottolineare la possibilità alternativa che può avere la donna nel
caso in cui scelga di abbandonare metaforicamente il velo della Madonna per diventare una figura moderna portatrice di
creatività, madre di un percorso intellettuale e lavorativo che la porterà a
partorire con la mente realizzando i propri sogni.
Per la prima volta nella storia,
da alcuni decenni le donne hanno conquistato la
possibilità di pensare alle varie forme della maternità, questo concetto
è molto significativo poiché fino ad ora, in particolare nella società
patriarcale, questa condizione è rimasta volutamente muta e priva di
riflessione . Di fatto la maternità non è mai stata pensata, ma intesa come un
dovere da soddisfare entro una certa età, provocando frustrazioni e problemi di
adattamento per le figure meno predisposte a questo destino di procreare :
comprendere e dare valore a ciò che
avviene sia durante la gravidanza, sia durante la creazione di svariate forme
di vita lascia l’opportunità a tutte le donne in particolare a quelle escluse
dall’esperienza tradizionale, di riappropriarsi attivamente di una possibilità di scelta consapevole del
proprio ruolo nella società.
L’opera descritta rientra nella serie “ Macchine del tempo “, dove lo stile
dell’ Arte Conservativa diventa matrimonio delle varie conoscenze
dell’artista, tra le discipline dell’arte, del restauro, e dell’architettura,
apprese negli anni di studio e lavoro . L’opera nasce dall’idea di recuperare
il dipinto abbandonato all’azione del tempo
“ Madonna con Bambino ”, per
dargli nuovamente forma e dignità attraverso lo studio dei materiali antichi e l’intervento di conservazione.
Antico e moderno si fondono in un
dialogo sullo stesso tema , per dare vita a un’ opera attuale, del tutto nuova
, che vuole catturare l’attenzione anche dello spettatore meno interessato
all’antico, raccontando con enfasi comunicativa come si restaura un dipinto e
come si può creare un legame tra passato e presente.
Il significato originale
dell’opera viene espresso catturando all’interno di geometrie e riquadri i gesti più rappresentativi , tali da
divenire una sintesi formale, una semplificazione di lettura dei canoni
classici, più consona allo stile del nostro tempo.
Il confronto con i grandi maestri
del passato non si limita a indagare i segreti del restauro valorizzando opere
dimenticate ma si completa realizzando sul supporto esterno un dipinto ex novo
per dare voce al pensiero attuale
rispetto al tema prescelto.
Tempo e spazio che cambiano, scorrono
e trasformano lasciando la donna sempre
protagonista di storie che si
ripetono, come ben rappresentato
nell’opera dal titolo “ Creazione “.