Material: tessuto elastico stampato e chiffon stampato più schiuma modellabile su tela cucito con fili di cotone
1 delle estroflessioni di Louise Manzon, gruppo di 6 quadri in bilico tra fotografia e scultura.
Le immagini dei pesci (tratte dalle sue sculture in terracotta), sempre diverse, si dilatano nello spazio tridimensionale, tramite specifici accorgimenti tecnici, dando vita a un dinamico gioco di luci e ombre e trasparenze.
In quanto oggetti autonomi che si protendono nello spazio come altorilievi
queste opere possono essere considerate tanto quadri quanto sculture.
Possono essere entrambe le cose o né l’una né l’altra. Hanno tutti gli elementi che costituiscono un quadro – telaio, tela, colore – e nascono per essere appese a parete. Sono tuttavia anche scultorei perché, avendo corpo e volume, trascendono la bidimensionalità del quadro.
Louise Manzon manipola la superficie della tela in modo da estrapolare verso l’esterno la forma di un pesce dalle ampie spire; su ogni forma estroflessa l’artista sovrappone poi diversi tipi di tessuti sui quali è stata stampata l’immagine delle sue creature marine, non lasciando il visitatore indifferente, smarrito, ma contemporaneamente affascinato.
I confini della tela tendono a scomparire per esaltare l’illusione cinetica di
quanto in essa sta accadendo, trascinando lo spettatore in un mondo acquatico “nuovo”, puro e incontaminato.