Eating is a daily action, sometimes taken for granted, but in reality, it
reflects cultural perceptions, social aspects and life’s habits.
Food, not just through taste, is a path of social analyses, even
through art.
The
“concept” that runs through of the work is the theme of “animal
food”. Our liberated, consumerist society is still struggling to
evolve towards this new theme. History has caused us to reflect on
the balance and harmony within nature, teaching new limits to humans
regarding the excessive consumption of meat from animals and respect
for the path of life; beyond vegetarianism and veganism.
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Mangiare
è un’azione quotidiana, a volte scontata, ma nella realtà
racconta di percezioni culturali, aspetti sociali e abitudini di
vita. Il
cibo, attraverso sensazioni non solo gustative, è un percorso di
analisi sociale, anche per l’arte contemporanea.
Se
l’evoluzione biologica ci ha trasformati nel tempo, è auspicabile
che anche l’evoluzione intellettiva ne segua il passo. E’ ora di
rivedere le nostre scelte alimentari, al dì là del veganismo o del
vegetarismo.
Mangiare
carne animale eccessivamente, risponde forse all’istinto animale,
ma castiga il nostro intelletto evoluto.
L’uomo
si è sempre distinto per la sua abilità di costruire intorno alla
cultura una collettività civile, in un tormentoso percorso
necessario a rispettare tutti gli elementi viventi in essa.
Nel
rispetto di ogni forma vivente, bisogna prepararsi ad invertire la
marcia ossessiva di “cibo animale sprecato”, diventato oggetto da
incarto nei supermercati.
CIBO
SPRECATO
Su
un classico piatto ho costruito un supporto in resina per il sostegno
di un baccello particolare; è una riproduzione in resina epossidica
di un baccello della pianta Gleditsia Triacanthos sulla quale affonda
un “gallo-forchetta” conficcato in un groviglio di fili di ferro,
simile a degli spaghetti.
I
baccelli della pianta Gleditsia Triacanthos sono commestibili e si
usano come foraggio per i bovini; i semi in essi contenuti vengono
dispersi dagli erbivori, bovini e cavalli che consumano i baccelli e
rilasciano i semi intatti nei loro escrementi, inseminando
la terra e rigenerando l’equilibrio
della loro natura.