Non si è creata civiltà e vita se non in presenza di acqua. Inizialmente ho indagato lo spreco di acqua e... Read More
Non si è creata civiltà e vita se non in presenza di acqua. Inizialmente ho indagato lo spreco di acqua e l’inquinamento che l’industria dei soft drinks esporta. Da qui ho sviluppato la mia ricerca, cercando di indagare cosa resterà con agli attuali ritmi e adattamenti, quasi rassegnati alla condizione attuale. È indubbio che in tutto il mondo esista una crisi idrica di anno in anno sempre più persistente, le 37 falde acquifere più grandi stanno scomparendo. Usiamo più acqua di quanta ne venga naturalmente restituita, più del necessario. Che cosa berremo nel futuro a questi ritmi? Ho pensato ad una fontana di aceto. È trasparente e bizzarro se in eccesso. La sua produzione ha una lunga storia anche simbolica. La fontana perché è l’essenza intrinseca della sua natura simbolica, perché la fontana da interni è un oggetto estetico con un certo visual appeal, fatta per l’umano, relativamente al proprio benessere psicofisico (perché il suono dell’acqua che scorre è rilassante) ma è il simulacro della natura portata in casa perché inaccessibile all'esterno. La fontana del mio progetto è di forma basic e di richiamo minimalista, un cubo freddo ed industriale. Ho usato delle piastrelle proprio per giocare su questo richiamo.