Bosco Mistico è una video installazione composta da tre schermi verticali autoportanti. Le proiezioni dei tre video, su ciascun pannello, hanno una durata di 15 minuti ciascuna (loop). Oggetto dei video sono elementi naturali, quali foglie e insetti, rielaborati digitalmente.
CONCEPT
Laddove l’uomo più non si afferma, esiste un luogo incontaminato, sempre presente ma dimenticato. Il bosco, luogo sacro e vitale, ci accompagna eternamente come un tacito testimone, respira accanto a noi e continua il suo ciclo produttivo anche quando, al calare della notte, la città si ferma. Attraverso ogni sua fibra, ogni suo abitante, animale o vegetale, la natura continua a operare rendendo possibile la magia del risveglio. La macchina si spegne mentre il bosco porta avanti il suo misterioso operato dando vita a un rituale che dal crepuscolo si compie fino all’alba: gli alberi parlano fra di loro col movimento dei rami, ogni oscillazione è come un sussurro di cui le foglie sono le parole, gli steli d’erba ondeggiano e si toccano, le cortecce scricchiolano e si sgranchiscono…
Bosco Mistico è un progetto che invita a riscoprire e vivere il mondo naturale in un momento magico, richiamandoci a fermarci, ritrovarci, accorgerci nuovamente e prendere coscienza dello spazio attorno a noi attraverso un’installazione immersiva che coinvolge tutti i sensi. I video, collocati all’interno dell’ambiente naturale, sul terreno erboso o sospesi fra i rami, stabiliscono un collegamento con il bosco enfatizzandone alcuni dettagli tramite la loro osservazione anatomica. Elementi vegetali e animali, come foglie e insetti, vengono rielaborati graficamente in immagini monocromatiche dalle geometrie semplici e presentati in un’opera multisensoriale, contemplativa, dinamica e in dialogo con la natura stessa. Gli schermi si sovrappongono, si susseguono e creano un effetto quasi olografico; la proiezione sulla trama trasparente permette di guardare oltre la tela così da mescolare il più possibile artificio e natura, calando perfettamente il video all’interno dello spazio vivo attorno a noi, suo legittimo contesto. Con un intervento volto a valorizzare i dettagli microscopici e macroscopici del bosco, l’installazione ci avvicina alla natura ricreando una connessione con essa. Se la proiezione richiama nell’immediato vista e udito, il bosco aggiunge le sensazioni di olfatto e tatto, offrendoci quella freschezza che colpisce le guance e quel petricore che pungente arriva alle narici. L’immersione è completa, l’artificio dialoga con la natura senza distorcerla connettendo ogni elemento all’interno di un organismo unico, in un ambiente di flussi e scambi che si presenta come un sistema circolatorio che pulsa tramite la linfa vitale che diffonde il mistero dell’esistenza.