Attraverso una ricerca artistica intimista desidero indagare sulle contraddizioni intrinseche alla natura dell’essere umano e delle relazioni. In particolar modo mi interessa il confine ambiguo tra l’attrazione e la repulsione.
“Anticipo alla cura” appartiene ad “Abbracci impossibili”, una serie in divenire di opere nate durante la pandemia.
Le spine morbide di tessuto cucite tra loro compongono una scultura in grado di adattarsi e mutare forma in base al luogo in cui viene installata.
L'opera vuole portare una riflessione sulle ostilità e raccontare come certi meccanismi di difesa, in fondo, siano solo disperate tattiche per non non soffrire.