L’opera si ispira alla Dea Greca che con il suo impulso alla sessualità, avvicina e attrae elementi tra loro lontani ma complementari. L’albero deturpato dall’uomo con continue minacce ambientali, arso dalle fiamme di incendi incontrollati e già minacciato da parassiti naturali come l’edera che la avvolge, evoca la Dea che sorgendo dalle acque del mare si congiunge con la terra irrorandola e diventando un solo e Divino elemento nuovamente vitale.
L’opera è quindi formata da una parte terrena, l’albero bruciato e di una parte marina “le schiuse di ovature” uova ormai schiuse e per questo simbolo di nuova vita che un poco per volta ridonano vitalità alla pianta.
Tecnica mista, albero cavo arso, schiuse di ovature marine, acciaio.