CONCEPT
Attraverso la narrazione figurativa di cinque differenti storie tratte dalla mitologia greca, andrò ad indagare la correlazione tra due concetti, apparentemente lontani ma in realtà a strettissimo contatto, quali "Amore" e "Narcisismo".
Questo sarà dunque un viaggio nella psiche umana “dell’oggi” e nel narcisismo, insito in ogni individuo, che utilizza l’Amore come cura ad esso.
L’Amore è infatti quella possibilità che ci diamo per curare quei tratti alla base della struttura (individuale), tratti che sono nati da esperienze emotive precedenti, nelle famiglie di origine.
L’utilizzo dell’Amore è quindi il tentativo di “auto-cura” finalizzato a disconfermare quelle esperienze emotive creatrici delle strutture narcisistiche nell’individuo.
Le antiche storie da me scelte sono estremamente attuali e mi serviranno ad evidenziare quando “l’incastro” tra Amore e Narcisismo non funziona, tramutandosi da possibile “cura” ad elemento “esplosivo” per l’individuo e il suo intorno.
Renderò perciò materiale il “fallimento” di questa possibilità, e di come le “sovrastrutture” imposte dalla società odierna impediscano ad alcuni individui di conoscere e sperimentare veramente “l’Amore” come elemento di equilibrio psicologico del vivere.
“Adone e Afrodite”
In “Adone e Afrodite” voglio raccontare il fallimento dell’Amore, come cura per se stessi, a causa della superficialità.
Afrodite viene definita la Dea “alchemica”, ovvero colei che presiede l’innamoramento, la passione, la creatività dell’amore, la bellezza.
L’archetipo Afrodite nell’essere umano è perciò quel soggetto che vive nel presente, nel “subito” dell’esperienza dei sensi e nell’estasi della passione, senza però preoccuparsi delle conseguenze.
Afrodite è dunque il “colpo di fulmine”, la passione travolgente.
É colei che pensa di aver trovato l’altra metà della sua persona, salvo poi disinnamorarsene appena emergeranno i primi problemi rompendo dunque l’ “idillio passionale” dell’innamoramento iniziale.
Un’amore effimero per lo più rivolto verso se stessi, utilizzando il prossimo come mezzo.