Il progetto “ “ è estrapolato da un’esposizione collettiva dal titolo “SLOW LOVE” che ha avuto luogo nel luglio 2021 presso la galleria Mons Art Stage di Roma.
Slow Love è un progetto artistico completamente unico, la cui idea poetica nasce da un semplice oggetto incontrato per le strade della capitale: uno spartitraffico.
Questo monolite, fa parte dei lasciti che si trovano in mezzo a noi ed entrano silenziosamente nel tessuto cittadino, inserendosi nella quotidianità.
Ed è nel momento in cui questi oggetti “sbiaditi” vengono notati dalla collettività che si traformano in emblemi.
Lo spartitraffico diventa dunque la pietra miliare sulla quale è incisa una lettera d’amore dedicata ad una ragazza chiamata Emanuela.
Ogni artista ha lavorato sulla propria interpretazione e Giulia Barone in questa occasione e con una chiave di lettura estremamente personale, più che di un amore ci parla di uno spazio.
Uno spazio bianco, un tempo di sospensione.
Lavora sul limbo, l’incertezza, sul mancato tentativo di comunicazione.
L’istallazione rende invisibile l’opera nel momento in cui si prende coscienza della sua esistenza, quindi smette di esistere quando la si guarda.
Come la fine di un silenzio quando subentra la parola, allo stesso modo l’opera cessa di vivere quando ci si accorge di essa.