Baudelaire nella poesia La distruzione, inclusa nella sua famosa raccolta poetica I fiori del male, parla di un demonio inafferrabile che gli vaga attorno. Il demonio è a conoscenza dell'amore per l'arte provato da Baudelaire, e tenta di sedurlo prendendo le sembianze di una donna. Stanco e ansante questo demonio, porta il poeta nelle profondità della noia, e getta sui suoi occhi "tutto il sanguinoso apparato della distruzione".
Baudelaire ci avverte dell'immanente superficialità da cui è attratto l'uomo. Ciò comporta un disinteresse continuo da parte nostra nei confronti di ogni cosa, addirittura negli esseri umani stessi. In un mondo saturo di immagini è sempre più facile cadere nelle profondità della noia. Ogni cosa sembra aver perso sostanza, senso e dimensione. Cosa potremmo fare per sconfiggere questa continua sensazione di insoddisfazione? Bisogna trovare una soluzione. Il demonio si agita.
Questa fotografia l'ho scattata ad Orvieto, nel Pozzo di San Patrizio.