Questa fotografia appartiene al progetto “Resurrezione”, una serie fotografica di 4 foto su cui ho lavorato un anno, tutto il progetto è stato sviluppato disegnando le immagini a mano per poi realizzarle fisicamente. La serie ha partecipato al Milano Photo Festival 2019 ed è stata in mostra a l’Istituto dei Ciechi di Milano dal 24 giugno al 6 luglio
2019, in seguito la serie è stata pubblicata su la rivista “Fotografi” N12 Dicembre 2019.
Una copia di questa foto è stata donata al CInAP all’università di Catania ed è in mostra permanente.
Prefazione Più che immaginare come vede una persona non vedente, mi viene più in automatico immaginare le fatiche
e le sofferenze che gli tocca sopportare.
Ogni volta che ci penso mi sento male, la gola si stringe, il mio fiato si spezza... vorrei che chi guardasse queste foto riflettesse su come ci rapportiamo con i nostri simili: la diversità di
ognuno di noi è qualcosa che ci arricchisce e vorrei che ci fosse più umanità e spirito di solidarietà e non
atteggiamenti di indifferenza o peggio.
Ho impiegato parecchio tempo a effettuare questo progetto... il problema non erano gli scatti perché quelli
erano già chiari nella mia mente, il problema principale era esternare i miei stati d'animo.
Mi è servito
parecchio tempo per farle, è come quando sei su un trampolino… sei sempre lì titubante sul da farsi e non
sai deciderti.
Ho cercato di fare in modo che chi osserva la foto ci si trovi catapultato dentro, come se fosse
il protagonista proprio come è successo a me...
Titolo progetto: Resurrezione
E’ mattina e faccio colazione… un caffè, una sigaretta, un libro che una volta avrei letto in tre giorni e
adesso mi servono tre giorni per leggere un paio di pagine.
La vista mi sta abbandonando, come Dio… non ti
perdonerò per quello che mi hai fatto, non so di chi è la colpa, se delle sigarette o se era il destino, ma non
me lo meritavo.
Adesso come farò.... già decidere come vestirmi e poi mettere i piedi fuori di casa sarà un
problema, ma soprattutto non potrò più leggere e la mattina non potrò più guardare il sorriso della persona
amata.
Vedo tutto sfocato… questa sensazione di smarrimento mi crea quasi delle vertigini, a volte paura di
quello che mi circonda.
Hai voluto imprigionarmi in questo spazio deserto ai miei occhi, la notte sembra
durare 24 ore… mi sembra di impazzire, uso due sveglie, una per alzarmi al mattino l'altra per capire
quando devo andare a letto.
Non so se sono più depresso o più arrabbiato che mai, mi hai messo di fronte a
questa scalinata immensa con ogni giorno problemi nuovi da affrontare, ma a costo di consumarmi le mani
e le ginocchia la farò tutta. "NON MI ABBANDONERÒ MAI, IO STRAPPERÓ QUEI GRADINI.
Finalmente ho riscoperto i miei altri quattro sensi .
Sembrava impensabile… all’inizio non sapevo come fare ma poi i miei altri quattro sensi finora assopiti dalla
quotidianità si sono risvegliati uno a uno.
Passo dopo passo sto facendo questa dannata scalinata. Ormai
vedo la luce in fondo a quei gradini. È vero… magari non potrò più vedere, ma adesso mi sento più un
tutt'uno con quello che mi circonda. Bere una tazza di tè e sentirne il suo profumo, accarezzare il volto della
persona amata, ascoltare la dolcezza della sua voce…forse mi hai fatto un dono, sei riuscito a farmi
rinascere