Occhi e occhi… Altre immagini. Altre superfici. Frammenti di realtà. Così s’accumulano scatti nella memoria, anche dei computer. Persino mi dimentico di averne tanti. Ho cento, mille immagini.
Ho utilizzato diapositive e fotografie analogiche e digitali, carte riciclate, appunti ritrovati, disegni strappati. E cosa poi oltre? Oltre si cerca qualcosa. Delle persone che il mio sguardo ha catturato, resta la mia verità. Oltre, forse proprio lì dove volevo guardare, dove non c’é fretta di esistere.
Gli sguardi dopotutto non sono solo sguardi. Alla fine ho cercato quello che di me avevo dimenticato. Ho raccontato una storia di memorie diversa.
Il lavoro che presento è costituito da dodici immagini che ho rielaborato digitalmente partendo da scatti fotografici con pellicola a colori e con pellicola polaroid a colori 600.
Nel 2009, anno in cui l’ho realizzato, ha ottenuto il riconoscimento QIP (qualifica italiana fotografia professionale) dal FIOF, Festival Internazionale Orvieto Fotografia e la candidatura al QEP (qualifica europea fotografia professionale) nell’ambito della categoria fotografica Open-Ricerca