Queste opere fotografiche, fanno parte del progetto, LIVING AS METAL.
Sono stati realizzati nel processo di recupero dei metalli, dismessi e destinati a nuove lavorazioni e nuovi utilizzi, in linea con i principi della sostenibilità ambientale ed economica.
Protagonisti sono quindi i colori e le luci dell’acciaio, del ferro, del bronzo e del rame, rappresentati con una dignità di materia e di anima, come a voler affermare che anche i più freddi dei metalli hanno un cuore.
Questi oggetti, in attesa di essere riutilizzati per nuove lavorazioni e usi, acquistano incredibilmente sagome, colori, sfumature e riflessi affascinanti, anche nel loro stato di provvisorio abbandono.
La forma di questi prodotti, piegati, strappati, tagliati, scoloriti, schiacciati, in una situazione sospesa di aspettativa può rappresentare in qualche modo il dramma e la sofferenza della natura, della vita e dell’animo umano, a volte lacerato, a volte abbandonato, a volte anche solo in attesa di cambiare destino con tutta la sua potenza.
Questo progetto nasce dall’osservazione di oggetti in metallo e da leghe ormai in disuso, parti o componenti di strutture industriali o di impianti meccanici e infrastrutturali, come per esempio binari, tubi, motori, cavi, fra cui anche alcuni tiranti del Ponte Morandi di Genova, tragicamente crollato nell’estate del 2018.