Un'estetica che riprende l'antico e che diventa come un viaggio nel tempo, con un concetto di tensione profonda tra arte lirica (che si eleva verso il divino) e arte tragica (che incarna il terreno), uno sconvolgimento di percezioni nel vedere l'uomo e il suo corpo nella sua più naturale forma spirituale e la percezione di uno spazio estraniante. Passato, presente, ma anche un più vicino futuro che a sua volta diventa uno sconvolgimento temporale, accentuato dai volti: non volti qualunque ma icone della scultura antica e di epoche diverse messe insieme nel mondo contemporaneo.
Un contrasto di figurazione del passato e del futuro genera forme visive stranianti dal mondo che siamo abituati a vedere.