In each of us there are measures where revive places that surround and overwhelm us. These are shapes, that change with the changing of the state of our soul, emotions and testify implacable correlations between our subjectivity and the world where we reflect and live in.
An intimate space rich in multiple symbolic meanings that it’s a reflection of our psychic identity. We have different ways to establish borders, protection and contact points with the world outside and other people. Each person has a different way to live within their own walls, leaving traces of themselves and their passage. Sometimes it’s not possible of not belonging to the lived spaces that generate interior frustrations and points of non-contact. Therefore aseptic places, circumscribed and suffocating places are born in which every place can give a particular force to stimulate different feelings: the journey becomes the best way to step out of ourselves, to connect with the world and to explore spaces which are activated in the ego, to trigger our feelings, thoughts and stimuli, that push ourselves towards a deep understanding of the surroundings. With the spirit of those who seek themselves, diving into the objectivity world where you can find a space full of wonders, fantasies and endless horizons. The single inclinations guide the destination; to observe unknown things, it could be direct towards natural elements, so different in latitudes and human transformation of the landscape or to dwell simply on one's own social spaces.
Our spaces, therefore become our “psychic skin”.
‘You’ll discover the sense of the journey, when you’ll be able to come back home’
Italiano:
In ognuno di noi ci sono misure dove rivivono gli spazi che ci circondano e ci sommergono. Sono forme, queste, che cambiano con il cambiare del nostro stato d’animo e delle nostre emozioni, che testimoniano delle correlazioni implacabili esistenti tra la soggettività (il mio Io) e il mondo in cui mi rifletto e in cui vivo.
Uno spazio privato, intimo e intriso di molteplici significati simbolici che lo rendono specchio e riflesso della nostra identità psichica. I nostri personali modi di stabilire confini, ripari e punti di contatto con l’esterno e con gli altri. Ognuno ha il suo personale modo di abitare gli spazi delle proprie mura, di lasciare traccia di sé e del proprio passaggio; alcune volte questo non è possibile a causa di una non-appartenenza agli spazi vissuti che genera frustrazioni interiori e punti di non-contatto. Perciò nascono luoghi asettici, circoscritti e soffocanti in cui, ogni luogo può trasmettere una forza particolare a sollecitare svariate emozioni: il viaggio diventa così il mezzo migliore per uscire da sé, incontrare il mondo, esplorare ambienti che si attivano nell’Io, innescare stati d’animo, riflessioni e stimoli, che ci spingono verso una conoscenza più profonda dell’ambiente circostante.
Un po’ con lo spirito del chi cerca se stesso immergendosi nell’oggettività del mondo, in cui ci si tufferebbe in uno spazio pieno di meraviglie, fantasie e sconfinati orizzonti.
Le inclinazioni individuali orientano la meta; osservare cose sconosciute può essere diretto agli elementi naturali, così plurali e diversi per latitudini e trasformazioni umane del paesaggio, oppure soffermarsi più semplicemente sui propri spazi sociali.
I nostri spazi così diventano la nostra “pelle psichica”.
‘scoprirai il senso del tuo viaggio quando sarai in grado di tornare a casa’