COME IRIDE (sogno in lockdown) n.2 (SERIE di tre opere)

Questa è la SECONDA fotografia di una SERIE di 3 scatti. L'ho intitolata "Come iride, sogno in lockdown ".  

Se il virus del viaggio, come sosteneva R. Kapuscinski, è una malattia che non ha cure, in tempi di pandemia da Covid-19, quando più forte riaffiora il ricordo e struggente si fa la nostalgia di terre e genti lontane, non resta che affidarsi al sogno. Così, un luogo remoto, affascinante e misterioso, come la spiaggia del Bako (Sarawak, Malesia), ripresa in due fotogrammi del 2013 scattati in ore diverse del giorno, sembra nel sogno “incurvarsi” e diventare, con le sue scheletriche e rinsecchite mangrovie , esso stesso iride: e i suoi arbusti, prima all'asciutto poi inondati dell'acqua di marea, esili fili di speranza ... Speranza che l'uscita dalla pandemia si accompagni a un mondo meno inquinato, meno diseguale, meno ingiusto e perciò migliore (come l'ordine cromatico della sequenza sembra suggerire e auspicare).