Material: stampa fotografica,stampa su vetro acrilico lucido,stampa fine art su vetro acrilico lucido
“Durante l'infanzia si è nello “stato Zen”, in cui si apprende istintivamente attraverso il gioco. I ricettori sensoriali sono aperti a nuove esperienze. Ma crescendo, entriamo nella “società” ei ricettori si chiudono.” (Bruno Munari)
L'attuale contesto storico presenta una crescente minaccia per l'infanzia, con i bambini diventati obiettivi di un sofisticato sistema di marketing. Fin dalla più tenera età, vengono sommersi da pubblicità mirate, progettate per suscitare il desiderio di acquistare giocattoli, cibi e prodotti vari.
In passato, i bambini potevano godere della libertà di giocare liberamente nei dintorni delle loro case, costruendo relazioni significative con i loro coetanei e sviluppando soluzioni creative attraverso il gioco spontaneo. Tuttavia, oggi i bambini sono intrappolati in una frenetica agenda di impegni e cadenze, dove la loro interazione con gli altri e l'approccio al gioco sono spesso mediati dagli adulti. La possibilità di sognare, inventare giochi ed esprimere la creatività si è progressivamente ridotta, e persino la noia, un tempo fonte di ispirazione per creare, è diventata un concetto estraneo per molti bambini.
Il gioco, che per secoli è stato un momento fondamentale per l'apprendimento, l'identità e la scoperta personale, sembra sempre più orientato verso l'ambito dei videogiochi. Questa trasformazione comporta persino il rischio di ludopatia, con bambini sempre più coinvolti in giochi online progettati per incoraggiare la spesa di denaro per migliorare le possibilità di vittoria.
La soluzione a questo problema richiede un approccio diversificato. È imperativo contrastare il marketing aggressivo che cerca di rendere i bambini dipendenti da una visione distorta della vita. Gli adulti devono fare un passo indietro e lavorare per preservare il periodo dell'infanzia, ritornando a tempi più rilassati e spazi più umani. In questo contesto, i bambini possono riscoprire il valore della noia, esplorare la loro creatività e sviluppare soluzioni da sé.
In risposta a queste sfide, l'artista propone il suo ciclo di fotografie "Giochi di Casa". Questo lavoro invita a riflettere sulla necessità di proteggere il tempo dell'infanzia e il valore del gioco per i nostri bambini. L'artista ci spinge a conservare le qualità dell'infanzia, mantenendo viva la capacità di giocare, imparare e scoprire in modo intuitivo. Attraverso l'utilizzo di oggetti familiari con cui i bambini interagiscono, come il gioco del dottore o la valigia degli attrezzi per aggiustare, l'artista si connette con il "sentire bambino", riscoprendo la leggerezza, la meraviglia e la gioia intrinseca al gioco .
Questo ciclo di fotografie rappresenta un viaggio intimo nel mondo del gioco, dove il soggetto "la casa", rappresenta l'ambiente ideale per consentire ai bambini di esplorare il gioco in uno spazio protetto e intimo.
“Casa del dottore” è un mix di oggetti ricercati dall'artista tra vita reale e giocattoli del bambino, un percorso di trasformazione dell'oggetto attraverso il gioco per allontanare la paura della malattia.