SERALUCI
si
sviluppa come un’opera multidisciplinare, che combinando diversi
linguaggi, intende promuovere una riflessione contemporanea sul mare,
partendo da un’antica attività di pesca praticata
nel Mediterraneo,
quella con le lampare,
che si sta progressivamente perdendo.
L’opera
SERALUCI intende coinvolgere diverse città italiane affacciate sul
mar Mediterraneo.
Approda
come prima tappa nella città di Giovinazzo, luogo di ispirazione del
concept: un intervento di arte pubblica che restituisce il mito della
lampara
alla sua comunità di mare, attraverso il linguaggio della
performance.
L’azione
si tiene a bordo di una vecchia imbarcazione tradizionale, corredata
di lampara,
che torna a toccare il mare. Al suo interno un oratore pronuncia un
discorso che, nel tentativo di preservare
il patrimonio immateriale fatto di memorie e tradizioni legate al
mare, promuove alcuni temi legati alla sostenibilità ambientale. La
diffusione del suono, dalla barca verso la terraferma, invita dunque
i partecipanti a una riflessione collettiva sul rapporto
indissolubile tra l’essere umano e il mare.
SERALUCI
develops as a multidisciplinary work, combining different languages
and aiming to promote a contemporary reflection on the topic of the
sea, starting
from
an
ancient
source of fishing practised
in Mediterranean sea–
an activity, carried out on the so-called lampare,
which is gradually being lost.
SERALUCI
aims to involve several Italian cities overlooking the Mediterranean
Sea.
Its
first stop is the city of Giovinazzo, the source of inspiration of
the art work itself: it is a public art intervention that gives the
myth of the lampara
back to its sea community, through the language of a performance.
The
action takes place aboard an old traditional boat, equipped with a
lampara,
which embarks in the sea anew. In an attempt to preserve the
intangible heritage made up of memories and traditions linked to the
sea, a speaker on board discusses a number of topics related to
environmental sustainability. The sound diffusion from the boat to
the mainland invites participants to a collective reflection on the
indissoluble relationship between human beings and the sea.