"Nello spazio del sogno", ovvero il viaggio nella mente di un artista; dal terrore "da foglio bianco", alla folgorazione del momento creativo.
Salotti ricrea lo spazio del sogno in un mondo asettico dove musica, visioni e teatro diventano il contrappunto emotivo dell' "artigiano creativo". Fondendo polifonie vocali, strutture in carta e video arte l'ensemble da lui coordinato darà vita a quei mondi di vibrazioni e colori.
Ma se le vibrazioni sono esse stesse colore, a cosa stiamo assistendo realmente?
"Un tavolo di lavoro. Un vecchio televisore. Una tela.
Il pittore si ritrova da solo, come sempre, con i suoi fantasmi. Quelle figure, che diventano suoi compagni di viaggio, prendono vita proprio davanti a lui... Il televisore si accende, e le immagini dei suoi sogni danno voce ad ognuno di loro.
L'ensemble vocale innescano vibrazioni, armonie e flussi di parole, che diventano linfa vitale dello stesso sogno: la tela stessa prende vita, e le stesse linee polifoniche diventano a sua volte figure che diventano materia.
Il TV si spegne. L'ensemble vocale si disperde.
L'artista rimane da solo, con la sua tela.
E' stato un sogno o tutto esisteva già prima del momento creativo?"