installazione performativa site specific e postpandemica
progetto artistico Senith
drammaturgia collettiva e performer A'mjla, Electra, Velvet Madonna, Senith, Angelo Venneri, Elisa Zedda
movimenti coreografici Mila Morandi Maiorelli, Angelo Venneri
creazioni Candy Paradise
video, fotografia, grafica e tecnologie Andrea Montanari
montaggio video Electra
Pulsioni e dramma desideri, stigma e revenge porn, corpi e applicazioni, reale e virtuale.
Cosa sta ai nostri corpi, alle nostre esistenze, alle nostre relazioni, al modo in cui pensiamo e viviamo l'incontro con altro, la socializzazione, la sessualità? Cosa sta attraversando la nostra realtà e la percezione che ne abbiamo ?
Il lato oscuro indaga i desideri, lo spazio pubblico dello stigma, lo spazio privato dei sogni, l'intimità che si scontra con l'allontanamento imposto, lo spazio virtuale delle tecnologie che ci supportano e ci cullano in un'idea di protezione. Spazio pubblico e spazio privato spostano i confini, spesso mediati dal mondo delle applicazioni. Il digitale pervade le nostre esistenze e ci obbliga ad interrogarci su nuove modalità di costruzione del reale. Nelle 'relazioni' ci facciamo sempre fare qualcosa dall'altr*, sia esso il partner, lo Stato, la nostra comunità, il datore di lavoro, che ha qualcosa a che fare con meccanismi di trasformazione delle identità, sottomissione o abuso di poteri, qualcosa a tratti di sadico o masochista, a tratti, disfunzionale, in cui restiamo 'presi'
Il lato oscuro è ascoltare il nostro desiderio, ammettendo che i corpi sono vulnerabili e noi abbiamo bisogno di quella fragilità; che le identità sono fluide e noi abbiamo bisogno di quella fluidità.
Il lato oscuro è ogni volta che ci ritroviamo sommersi dalla violenza che assume forme non sempre riconoscibili, che nega alle soggettività la legittimità dei propri desideri, ogni volta che affrontiamo il ricatto alla nostra dignità. Come vivere il desiderio all'interno di una dimensione sociale? Qual è il desiderio perverso?
Il lato oscuro è il con lo schermo, che ci contattare di guardarsi negli occhi e ci ossessiona con fantasie alla ricerca dell'altro . C'è un confine tra immaginario e stigmatizzazione dell'immaginato?
Il lato oscuro è la pretesa di non essere soli in una realtà ai margini , in relazioni inconsistenti.
Il lato oscuro è la limitazione della tastiera, la ricerca di una risata, il guardarsi allo specchio, la liberazione dal giudizio, l'urlare nell'indifferenza.
Il Lato Oscuro del Desiderio è un'installazione performativa site specific, da fruire in maniera fluida, come in uno spazio espositivo, in cui la lettura dello spettatore decide il proprio montaggio drammaturgico. Una sorta di viaggio tra “stanze” reali e virtuali in cui ascoltare, spiare, immergersi, interagire e alloggiare in contatto con i propri personali lati oscuri. Quadri animati che affrontano le dimensioni dell'ignoto e trovano un canale di comunicazione con il pubblico, avvalendosi dei nuovi scenari del desiderio nei quali tecnologia, lavoro, violenza, affondano le loro radici e modificano il nostro stare al mondo, creando a volte uno scollamento con l'ascolto e la relazione con l'altro.Ogni spazio narrativo è popolato da un artista o da un'installazione, il tutto perfettamente adattabile a qualsiasi contesto architettonico.
(il prezzo è da intendersi al netto di viaggi e alloggi)