"Yoni"
Questo dipinto è simbolo di guarigione, la guarigione della bambina interiore di ogni donna per questo motivo il dipinto assume forme e colori semplici all'impatto visivo, lavorato con pittura acrilica e pennarelli per i contorni del corpo della figura femminile, per enfatizzare il rapporto tra la donna adulta e la bambina interiore. Il dipinto oltre a presentarsi semplice e lineare attraversa varie simbologie legate alla donna, tra cui: La luna, che prende forma come viso della donna, elemento associato al femminile per l'oscurità, l'intuitività e la sensibilità ma soprattutto si lega al ciclo lunare che ogni donna segue durante il mese, seguendo i cambiamenti lunari durante il suo periodo mestruale; ciò che voglio enfatizzare è proprio questo la sicurezza ridata alla donna, la non-vergogna di se, al contrario l'accettazione della sua essenza, del suo essere, nel suo corpo e con le sue caratteristiche fisiche; per questo la figura femminile rappresentata si presenta fiera in posizione di apertura, il suo periodo mestruale diviene lago che diverrà fiume che diverrà per ultimo mare, acqua che in lei racchiude un mondo inesplorato di vita, un legame tra terra, madre natura, che con la donna ha in comune l'essere genitrice di vita, per questo la figura femminile nel dipinto è intuibile parte della montagna, una montagna dai colori semplici e quasi autunnali che aspetta le venga donata nuova essenza, perché questo dovrebbe essere per ogni donna il periodo mestruale, la possibilità di lasciar andare, purificarsi con orgoglio e non con vergogna. Il terzo occhio è posto nell'apparato femminile della donna per sollecitare la sensibilità risvegliata durante il periodo mestruale, che attraverso lo esso può attingere ai suoi sentimenti ed emozioni per elaborarli più facilmente.