Material: Tela e natura morta pitturate ad olio e montate su cornice in legno
Qui si manifesta il carattere ricreativo della sua autrice, chi assume, e sopporta, il trauma inscritto nella malattia di sua... Read More
Qui si manifesta il carattere ricreativo della sua autrice, chi assume, e sopporta, il trauma inscritto nella malattia di sua madre attraverso l'arte, attraverso il senso intrinseco della ripetizione -sollievo-, nel gesto del creare, nella riproduzione continua della memoria di ciò che non è stato e ciò che sarebbe potuto essere, -ma è mentre si riproduce-, assumendo una prospettiva terapeutica attraverso la pratica creativa, e cercando di rendere visibili, dalla sua mostra, i benefici sociali e il valore della prassi artistica, per l’educazione e per la salute psicosociale di qualsiasi gruppo e generazione.Le tele, protagoniste dei suoi lavori, nascondono e svelano il suo variegato immaginario che inciampa tra, forme organiche e inorganiche, rami e metallo, superfici vergini e pittura, che strutturano il linguaggio silenziato di malattie come il danno cerebrale acquisito e riproducono in larghe dimensioni i mondi neuronali che sono nascosti dietro la pelle e quasi sempre dimenticati dall'aspetto permanente e ingannevole di questa. Rebeca Zurru Fernández cerca di trasferire lo spazio clinico alla natura e recuperare la vita da quest'ultima, portandola allo spazio espositivo come mezzo per diffondere i bisogni sociali dell'arte, dentro e fuori la malattia.