Tecnica mista (vernice e olio) su 3 pannelli OSB (58x125 cm ognuno)
Il tema è la memoria ai tempi del web e dei social. Il soggetto sono le continue tragedie legate alla migrazione, i simboli degradati - emotivamente densi ma altamente transitori - dell'overload informativo contemporaneo. La base grigia dell'OBS rappresenta concettualmente il rumore costante di comunicazione, una melma densa da cui emergono 3 momenti puntuali delle tragiche vicende dei migranti (da leggere, in senso cronologico, da sinistra a destra, dal basso verso l'alto): da sinistra a destra, il papà e la bimba salvadoregni morti nel Rio Grande, il bimbo di Kobane annegato nel 2015 e, infine, il corpo di un ragazzo in una delle tante tragedie del Mediterraneo. La linea che attraversa il trittico in basso è una sorta di linea di demarcazione della memoria: al di sotto della linea il ricordo si perde. La linea, da un punto di vista eidetico, è un tentativo di sintesi tra 3 simboli grafici: quello del web, il "www" (tripartito nel trittico), qui rovesciato e progressivamente monco proseguendo a destra, polo dell'oblio; quello dell'acqua; quello del tracciato dell'elettrocardiogramma.