Tecnica mista su tela cm 120x80
Nell'opera ”Variante” si rappresenta in qual misura la malattia dello spirito possa tramutarsi lentamente anche in malattia del corpo.
Protagoniste del quadro le tre figure di donna poste al centro della scena. Il corpo femminile, sorgente di passione e di vita, viene qui ritratto e denutrito quasi al limite dell'anoressia. Le donne dall' ero consumato da un malessere profondo mentre si torcono in movimenti distanti distanti o piuttosto da qualunque forma di azione, e rassomiglianti ad abbracci intimi, quasi di auto rassicurazione. Le mani non si distaccano mai dalla superficie del corpo, in tal modo l'artista ha potuto creare un'immagine in cui le figure seppur estremamente vicine restano tragicamente isolare l'una dall'altra.
I corpi sono stati assegnati da colori inverosimilmente cupi e in netto contrasto con la briosità dello sfondo, a render dunque chiaro e lampante il logoramento spirituale e interno fisico dovuto alla mancanza di alcun e contatto umano oltre al proprio, che a lungo andare porta la persona a perdere la propria linfa vitale, se non il suo stesso colore.
Nonostante venga lasciata all'osservatore la possibilità di svolgere il quadro, il titolo suggerisce un preciso legame con le vicende contemporanee. La “variante” viene vissuta come incombente di dolore, di persecutoria e indesiderata una solitudine che consuma che i corpi e gli animi, ma che la vita in modo sfrontato cerca di allontanarsi.