La ricerca di Hannah Gauntlett
rappresenta una nuova e profonda riflessione sul tema della comunicazione nella
contemporanea realtà urbana, dal mondo silenzioso degli ampi spazi dominati
dalle forme architettoniche al lento fluire della gente per le strade. Il
paesaggio urbano è sempre protagonista anche nella semplice e calibrata
geometria compositiva costituita da tagli in diagonale, dal susseguirsi e
frammentarsi dei piani strutturali.
La fotografia è lo strumento di
indagine, capace di catturare in modo rapido il mondo che circonda l'artista.
La strada, la stazione, le scale mobili, il treno sono i luoghi che ritornano
nelle sue opere, frequentati quotidianamente dalla gente, in cui il fluire
delle persone si addensa, e dove le masse si disperdono nei singoli individui.
In particolare lo scatto multiplo permette di rappresentare la vita urbana in
movimento e di studiare la dinamica sociale dei rapporti tra le persone.
Nelle opere di Hannah Gauntlett
il punto di vista cambia continuamente: a volte si avvicina quasi a volere
entrare nella scena e scoprire il minimo variare di una particolare situazione;
altre si allontana per indagare i movimenti e le dinamiche delle masse.
Le immagini sono lo specchio della società e delle persone che la
compongono, catturate durante la vita di tutti i giorni da un occhio attento
alle sfumature dell’ “umana commedia” che va in atto negli spazi pubblici del
grande palcoscenico della città. La strada diviene la scena del "teatro della vita"
nella quale gli attori sono gli abitanti, i passanti, compresa la stessa
artista. Bisogna solo individuare il luogo giusto per scattare la foto, “il
palco”, e poi attendere gli “attori”.
Si tratta
di un'indagine anche sociologica, che mette a fuoco la quotidianità dell'uomo
nella città contemporanea, in cui
l'individuo sempre più si chiude nella sfera privata e dove i rapporti a
quattro occhi vengono trascurati a favore della comunicazione tecnologica a
distanza, del mondo di internet e dei social network.
La
fotografia non è solo il mezzo per rappresentare il mondo personale ma è la via
che porta alla conoscenza di ciò che è intorno all'artista. L' interesse per la
vita urbana avvicina l'artista al genere della Street Photography, tuttavia
la particolare e personale tecnica di esecuzione delle opere non permette di
limitare la sua produzione a un solo genere, esprimendo una forte autonomia e
individualità artistica. La fotografia infatti è solo una parte delle sue
opere, costituite dall'integrazione di materiali diversi. Si tratta di un
metodo di produzione eterogeneo, in cui l'immagine viene trasferita su supporti
precedentemente lavorati e assemblati. Un particolare processo di transfer
fotografico permette di riportare
l'immagine su superfici di diversi materiali, dalla tela, al legno, alle lamine
metalliche. Attraverso la lavorazione dei supporti, l'immagine acquista nuovi
valori materiali e strutturali; anche la luce si addensa e diviene struttura
grazie al variare degli strati materici sottostanti. In questo modo ciò che è
riproducibile come l'immagine fotografica diviene un'opera unica e irripetibile
attraverso il processo creativo dell'artista. La singolare integrazione di
media diversi distingue l'operare di Hannah Gauntlett che in questo modo riesce
a esprimere la stretta relazione tra l'arte e la vita.