Uluru ha un ruolo
particolare nella mitologia aborigena. Secondo gli aborigeni prima della
presenza umana in questi luoghi vivevano esseri ancestrali descritte come
giganti in parte umani e in parte simili ad animali o piante. Questo periodo e’
da loro definito “era del sogno” e da qui nascono è un insieme di miti,
leggende e credenze che ancora sono vive nelle popolazioni che abitano questi
luoghi. Secondo queste credenze Uluru e’ frutto delle attività di queste creature
ancestrali e per questo e’ per gli aborigeni un luogo sacro.
La maggior parte
dei miti su Uluru, sulle sue caverne, le sue pozze, le sue sorgenti o le
caratteristiche del paesaggio circostante sono segrete e non vengono rivelate
ai non-aborigeni; solo gli elementi generali della storia della formazione
dell'Uluṟu sono noti.
Una leggenda
racconta di Tatji, la Lucertola Rossa, che abitava nelle pianure, giunse a
Uluru. Lanciò il suo kali (boomerang), che si piantò nella roccia.
Tatji scavò la terra alla ricerca del suo kali, lasciando numerosi buchi
rotondi sulla superficie della roccia. Questa parte della storia è volta a
spiegare alcuni insoliti fenomeni di corrosione sulla superficie di
Uluru. Non essendo riuscito a trovare il suo kali, Tatji morì in una caverna; i
grossi macigni che vi si trovano oggi sono i resti del suo corpo.