Recensione “ The Great Mother”
opera realizzata nel 2012 con tecnica mista, in cui ci viene presentato un ventre di donna rigonfio, gravido dove traspare la vita, a rappresentare la madre terra, un bambino rannicchiato nel seno di una madre, un ventre ferito, lacerato, striato da sangue che scende come stillato da una croce, mentre il braccio della madre lo avvolge per custodire la creatura pronta alla vita.
Sul fondo azzurro che sa d'infinito, si stagliano il simbolo giudaico della stella di Davide, quello musulmano e una colomba bianca in volo verso l'oltre. Quel grembo così dolorante è la metafora del mondo lacerato da infiniti conflitti, in cui solo il proseguire della vita può donare la speranza di un domani di pace. PACE, PAX è la parola che Grey marchia come un sigillo sulla gambetta paffuta del bimbo non ancora nato, come ad indicare all'umanità che tutto è rimesso nel figlio.
Mi tornano in mente le parole pronunciate da Giovanni Paolo II nel suo discorso agli artisti in cui auspicava che l'artista affermasse una Bellezza che fosse” riverbero dello Spirito di Dio aprendo gli animi al senso dell'eterno”.
dr.ssa Carmen Bellalva