" Il
tempo di reazione di un uomo è di circa 200 millisecondi, quello di
un uccello è di 40 millisecondi, mentre grazie all'anticipazione
delle fluttuazioni che stanno arrivando (lo chiamano 'effetto Chorus
line') il tempo di reazione dello stormo è di soli 15 millisecondi.
"
Tutto è
cominciato da questo piccolo uccellino fatto con i resti di argilla
che avevo in studio. L'idea iniziale era realizzare una installazione
che rappresentasse il famoso volo degli storni.Uno stormo di storni
può arrivare a contare sino a centinaia di migliaia di individui,
che disegnano forme nei cieli con evoluzioni complicatissime.
Incredibilmente, ciascuno di questi uccelli è capace di interagire
solamente con altri 7 simili, mentre l'uomo invece può vantarsi di
un numero molto maggiore, circa 150. Allora, come mai gli storni
riescono ad organizzarsi in queste incredibili danze acrobatiche nei
cieli e noi umani, con tutte le nostre risorse cognitive non
riusciamo a tenerci in fila ordinata fuori dal supermercato in una
serata di black friday?
Ho trovato un
articolo scritto da Marco Mazzucco, che parla proprio di come uno
stormo di uccelli può servire d'esempio per cambiare
l'organizzazione di un'azienda. Nel suo articolo, lui parla di
collaborazione:
"Il
comportamento complessivo dello stormo di uccelli nasce dalla somma
dei comportamenti dei singoli, senza un preventivo accordo e senza un
leader riconosciuto che possa guidarli. Ogni uccello segue poche
semplice regole: vola nella stessa direzione dei suoi vicini, stando
attento a non urtarli... "
Si chiama
comportamento collettivo autorganizzato. Per me, si chiama futuro. E
alla fine di un anno estenuante, mi sono trovata con 23 dipinti ad
olio e circa 1500 uccellini di argilla. A un certo punto, ho promesso
agli amici, vecchi e nuovi, che li avrei dati uno ad uno, in cambio
di una moneta, come un portafortuna, o come una promessa di un
rincontro.
L'opera
#hashtag parla di comunicazione, socializzazione, inclusione e
collaborazione. Creata in un periodo in cui i legami si sono fatti
virtuali per forza, sperando di poter pagare la promessa fatta a
presto, con sempre in mente la frase di Aristotele: "Il tutto è
maggiore della somma delle sue parti"