Si
tratta di un work in progress: dipingo gli arcani quando ‘arrivano’, quando si
‘manifestano’, a volte in sogno, come a marcare le varie fasi della mia vita,
quindi il mazzo non è ancora completo.
Mi
rivolgo soprattutto agli Arcani maggiori, in quanto fonte archetipica di
conoscenza, pur non attenendomi all’iconografia tradizionale (Tarocchi di
Marsiglia), rimango nella vibrazione della simbologia di ogni arcano: ogni
arcano che è come un portale.
TAROCCHI ACQUALUCE
Il progetto Tarocchi AcquaLuce è una via iniziatica che va in parallelo col
mio vissuto. Ê un work in progress ancora incompiuto pensato per l'edizione di un mazzo di carte ad uso divinatorio o di lettura
energetica.
L’idea era di realizzare solo gli Arcani Maggiori, ma ogni
tanto ‘mi arriva’ un arcano minore, come
per esempio l’asso di coppe che ho sognato nel 2018. Normalmente quando ne sto
realizzando uno me ne ‘arrivano’ altri uno, due o tre, perché la mente è più veloce
della mano, la vita poi mi marca il ritmo e le tempistiche della realizzazione.
Ho cominciato a studiarli nel 2001 e a realizzarli nel 2016;
non è 'solo' un lavoro di pittura, ma un percorso interiore, infatti procedo
lentamente giacché li dipingo solo
quando ho l'immagine chiara nella mente (preview): loro si presentano da soli
lungo il mio cammino, come in una
macro-tirata di carte.
Dentro tutto questo
ci sono l’interesse e la fascinazione per il lavoro svolto da Alejandro
Jodorowsky (Psicomagia e Tarocchi) e gli scritti di C. G. Jung (Gli Archetipi dell’Inconscio Collettivo).
Tornando al progetto
AcquaLuce…si tratta praticamente di canalizzazioni trasmesse sulla carta,
infatti non seguo un ordine preciso nella realizzazione: arrivano quando devono
arrivare, a volte anche a distanza di mesi o anni, a volte in sogno, in
meditazione o in astrale…altre volte è un flash durante momenti quotidiani (non
sono pensate a tavolino) e credo, anzi sono convinta, che agiscano in base alla mia
condizione interiore a ciò di cui ho bisogno, marcando il tipo di energia là
che mi accompagna in quel preciso ’istante o periodo (foto interna).
Siccome io mi
trasformo anche lo stile delle tavole è cambiante.
Ho iniziato con Il
Matto e La Morte, di stile sobrio e medievale, ma durante l’evoluzione del
progetto, lo stile evolve sconfinando progressivamente nel fantasy-onirico in
un ‘tutto-a-fuoco’.
Gli ultimi hanno uno stile più omogeneo, questo mi permette
di testare in che momento sono ed a volte sono premonitori o influenzano quello
che mi succede nella vita quotidiana, perché quel dato arcano è un portale che
muove un certo tipo di energie.
LA SACERDOTESSA
La Sacerdotessa è l’Arcano II dei 22 Arcani Maggiori, la cui complessa
simbologia fa riferimento principalmente ai Tarocchi di Marsiglia, liberamente
reinterpretata. Ritroviamo l’archetipo di Artemide o Diana (Dea della Caccia)
associata alla simbologia lunare (le 12 Dee lunari), divinità legata alla
protezione della natura (il Tempio), dei cicli e dei misteri della vita:
In grembo ha Il libro rappresenta la sapienza e la
concentrazione (fecondità in potenza delle idee ancora non espresse), le quali permettono una lucida visione della ‘realtà’, oltre
l’illusione del velo di Maya (la manifestazione).
Le Colonne d’Ercole Boaz e Jachin che indicano
rispettivamente la polarità femminile e maschile sono qui rappresentate dai due
lati dello schienale del trono, dominati dalle fiere associate alle sfingi della
versione marsiglese (guardiani e custodi dell’enigma del sapere). Le Colonne d’Ercole definiscono i limiti della
polarità in cui si muove la mente universale e quindi anche quella umana
(Yin-Yang).
La Dea o Alta Sacerdotessa è in connessione con gli animali
guida che canalizzano l’intuizione. La sua condizione virginale o meglio detto,
di celibato, le consente di coltivare l’energia femminile, sublimandola a
livello spirituale, ciò nonostante è fertile e profondamente legata agli
spiriti del bosco, all’elemento acqua, ed alle emozioni che però non vengono manifestate,
ma coltivate nella dimensione interiore.
L’opera presenta vari livelli di lettura e di percezione delle
multiple dimensioni spazio-temporali, le quali accadono simultaneamente
(caratteristica comune a tutte le tavole della serie).
P.S.La prima immagine è il lavoro in fisico, mentre la seconda è rielaborata in digitale.