La violenza di genere colpisce il corpo e la psiche lacerando con ferite tangibili e intangibili l’intera società.
Il Sabìr deflagrato dalle ferite irradia, come una cassa armonica, l’eco del dolore.
Il Sabìr è un insieme unitario composto da diversi teli, i "canovacci". La stratificazione pittorica su stoffe vissute ormai dismesse, avviene stendendo colori, appositamente studiati, ottenuti dalla miscelazione del legante con i pigmenti puri. Il lavoro di legatura è effettuato con garza sottile.