Quest'anno, dopo tanti anni, sono tornata alla masseria dei miei zii.
Le masserie hanno la capacità di trasmettere la ricchezza dell'amore delle famiglie di un tempo, coronato dall'ambiente che le circondava, fatto di pietra, a sua volta abbracciata dalla natura. Lì si passavano le domeniche tra pranzi senza tempo e volti che sono ormai un ricordo.
Questa abbondanza è stata resa attraverso l'uso del caffè.
Al mattino mi svegliavo e bevevo il mio caffè, per poi conservare il fondo di quello rimasto nella moka. Il giorno seguente, prima di andare al lavoro, usavo il caffè rimasto per imprimere i miei ricordi. E ancora, il giorno seguente, mentre bevevo il nuovo caffè, stratificavo i miei ricordi con quello del giorno precedente. Questo rituale, reiterato per più di una settimana, ha inspessito le mie memorie.
Sì ovviamente, il caffè era il Quarta.