La parola riciclo, etimologicamente, si compone di due parole:
Ri , che vuol dire di nuovo; kyklos , che deriva dal greco che vuol dire cerchio, ciclo, giro.
Riciclare un oggetto vuol dire, pertanto: riutilizzare un materiale rifiutato e riproporlo sotto forma di altra veste, con un altro ruolo che potrebbe essere, anche, la realizzazione di un quadro (Es.: Chiodi vecchi, bottoni, tappi, pasta, pezzi di stoffa, bigliettini, segnalibri vecchi, spille, pezzetti di legnetti, mattonelle rotte, ecc… ..).
La presenza del rifiuto nell'arte rappresenta, quello che è, lo specchio di una società moderna che usa e poi getta le cose, poiché ritiene che quella determinata cosa non ha più un valore e viene, così, screditata; tendenza oggigiorno alquanto diffusa che rispecchia la mentalità dell'uomo moderno, sempre pronto a screditare tutto, compresi pure i suoi valori.
L'arte, pertanto, si presenta sotto una doppia veste: quella di ridare vita nuova, nuova dignità, nuova collocazione, nonchè nuovo valore, a questi “poveri” oggetti dati per inutili a causa della superficialità dell'uomo moderno, recuperandone così il pieno valore di essi.
Il lavoro, in questione che presento, sono diversi cd, ormai fuori uso, che adesso potranno essere riutilizzati, non più per ascoltare musica, bensì, potranno decorare le nostre pareti domestiche, oppure essere utilizzati come sottopiattini da caffè e molto altro ancora.