La pelle ha una sua memoria, è il luogo dove è scritta una storia, è una porta che lascia intravedere... Read More
La
pelle ha una sua memoria, è il luogo dove è scritta una storia, è
una porta che lascia intravedere ferite, presenze, assenze, è come
una cartina geografica sul quale convivono i territori del passato e
del presente.
Attraverso
toni delicati, con la tecnica dell'acrilico e del pastello, seguendo
un ritmo a tratti veloce e poi lento, quasi meditativo, ho raccontato
un breve viaggio in un apparente paesaggio, metafora di una carezza
che esplora la pelle in un momento di quiete. La chiave di lettura è
nello Sgrif, il mio personale linguaggio, la parte di me più
istintiva e pura, fatta di segni e gesti, da anni divenuta la mia
firma.