Tecnica: Gesso e pigmenti su tavola
Questo ciclo si ispira alle "Pitture nere" della Quinta del Sordo, casa nella quale l'artista spagnolo Francisco Goya visse tre anni della sua tormentata vita. Questo mi ha fatto riflettere su come vita e arte siano strettamente connesse; su come le "Pitture nere" siano state una logica conseguenza dello stato d'animo del grande maestro. Parto così da delle considerazioni su come l'essere umano consuma la propria vita terrena e creo questa serie di pannelli bianchi, immacolati, messi in fila a simboleggiare il percorso che ognuno affronta. Nella vita così come in questo mio lavoro, tutte le insidie e gli accadimenti formano delle fratture, che rappresento come una performance progressiva in cui lascio cadere dei sassi che aumentano di numero e volume, di pannello in pannello. Piano piano la somma dei segni che si viene a creare con lo schianto dei sassi sul supporto, fa aumentare il volume delle crepe e quindi la presenza del pigmento nero nelle fughe, diventando così "Pitture nere". La drammaticità è evidente. A volte veniamo colti di sorpresa nel nostro percorso di vita, inevitabilmente colpiti, come dei meteoriti che cadono sulla terra.
Io ho rappresentato il mio.