In queste tre opere intendo rappresentare il desiderio di viaggiare verso mete sconosciute e remote, di affrontare pericoli e sorprese, di lasciare indietro la propria cultura fatta di stereotipi e di religioni intransigenti.
La felicità è lì dove l'orizzonte s'incurva; è lì dove la specie umana e quella animale si mescolano e si fondono in un connubio selvaggio e mistico. L'essere umano sparisce per lasciare posto ad un essere primitivo puro a contatto con la natura madre.