L’ opera dal titolo “ Parità “ è un invito a riflettere sul tema dell’
uguaglianza tra i sessi, riflessione che trova un linguaggio di comunicazione
attraverso la tradizione del mosaico parietale, tipico del mondo arabo –
islamico. Osservando la parte perimetrale dell’opera infatti, si potrà notare
come sia stata eseguita ex novo una
decorazione geometrica apparentemente tradizionale ma che racchiude al suo
interno un incastro di simboli raffiguranti i sessi maschile, femminile e tra
questi nuovi simboli di parità, amore, pace .
Mentre nella parte centrale dell’opera attraverso le tecniche di
restauro di una antica tela raffigurante una donna orientale sono state
evidenziate le parti maggiormente significative come lo sguardo rivolto al
cielo, le mani racchiuse in preghiera, per sottolineare lo stato d’animo che
sta dietro la speranza di raggiungere l’ uguaglianza tra i sessi e l’
aspettativa di una condizione di vita migliore.
Ancora oggi la parità tra donne
e uomini resta un traguardo lontano per tanti paesi indipendentemente dalla
posizione geografica, per questo è sempre più importante dare voce ai diritti delle vittime per non dimenticare le loro e aspettative .
L’opera descritta rientra nella serie “ Macchine del tempo “, dove lo stile
dell’ Arte Conservativa diventa matrimonio delle varie conoscenze
dell’artista, tra le discipline dell’arte, del restauro, e dell’architettura,
apprese negli anni di studio e lavoro . L’opera nasce dall’idea di recuperare
il dipinto abbandonato all’azione del tempo, per
dargli nuovamente forma e dignità attraverso lo studio dei materiali antichi e l’intervento di conservazione.
Antico e moderno si fondono in un
dialogo sullo stesso tema , per dare vita a un’ opera attuale, del tutto nuova
, che vuole catturare l’attenzione anche dello spettatore meno interessato
all’antico, raccontando con enfasi comunicativa come si restaura un dipinto e
come si può creare un legame tra passato e presente.
Il significato originale
dell’opera viene espresso catturando all’interno di geometrie e riquadri i gesti più rappresentativi , tali da
divenire una sintesi formale, una semplificazione di lettura dei canoni
classici, più consona allo stile del nostro tempo.
Il confronto con i grandi maestri
del passato non si limita a indagare i segreti del restauro valorizzando opere
dimenticate ma si completa realizzando sul supporto esterno un dipinto ex novo
per dare voce al pensiero attuale
rispetto al tema prescelto.
In tal senso l’antico
reinterpretato si unisce al contemporaneo tramite anelli metallici che segnano
il tempo dei segni zodiacali come in un astrolabio e le coordinate spaziali come in una bussola, dando una
collocazione ben precisa dell’opera ogni
volta che viene esposta.
Tempo e spazio che cambiano, scorrono
e trasformano lasciando la donna sempre
protagonista di storie che si
ripetono, come ben rappresentato
nell’opera dal titolo “ Parità “.