Piante, terreno e gioventu’ disincantata, insieme, in sinergia: collaboranti, concettualmente unibili in un unica energia, per un unico scopo collettivo... Read More
Piante, terreno
e
gioventu’ disincantata, insieme, in sinergia: collaboranti, concettualmente
unibili in un
unica energia, per un unico scopo collettivo … un
aiuto a vicenda in una simbiosi allargata .
Viviamo in un momento storico sociale straripante di gadget
tecnologici ritenuti spesso indispensabili, tempestati da innumerevoli
possibilità del fare. Ogni giorno osserviamo l’estremo sviluppo artificiale
della società che modifica il contesto naturale. Siamo affascinati da nuovi
modelli, che come fertilizzanti su piante desiderate o diserbanti su piante
ritenute dannose, mirano ad una
perfezione formale e visiva di
una realtà sostanzialmente effimera, oltre che parzialmente tossica per la mente
umana.
Nasce in tale ambito, questa immagine di due giovani
vite, esse stesse come virgulti, che reggono fiori in via di definizione tra le
mani in un contesto ambientale vuoto, scevro da inutili suppellettili. Le vesti
di bianchi differenti, lo sguardo diretto, le chiome caratterizzanti, i piedi
nudi a terra; ciascuna figura con il proprio io e le proprie radici diverse,
proprio come le piante hanno radici diverse per forma e profondità,
ma agiscono in armonia con la natura…entrambi collaboranti allo scopo di bloccare l’ impoverimento del suolo e dell' uomo.
Si vuole creare un parallelismo con il concetto di orto sinergico e un inevitabile
allargamento del pensiero:
le piante, il terreno e l uomo, si
possono nutrire e proteggere vicendevolmente. Non solo un’armonia
tra apparenti opposti, ma la piena conoscenza del complesso
rapporto tra
gli organismi che vivono nel e sul terreno. Nuova
generazione, dunque, minerali, ossigeno e acqua,
insieme per far
prosperare il
mondo in barba all abuso di sofisticate tecniche
chimiche e tecnologiche a volte inutili.
Questo richiede
sicuramente un altro approccio, una nuova sensibilità ed una vecchia
conoscenza.
Come una profezia. La cultura
che si auspica nel
prossimo futuro si concentra sui valori e sulle esperienze più ancestrali; una forma di resistenza, per la gioventù disincantata, un punto focale culturale: Coltivare il proprio mondo.