Questo dipinto esplora lo stesso concetto del dipinto precedente. Il mio pensiero è stato quello dell'umanità rubata alle statue. Quando ci dedichiamo ad un'opera, soprattutto quando essa richiede tempo e sforzo, le doniamo parte del nostro essere, proviamo affetto verso di lei. Cosa succede quando i colori accuratamente posti sulle statue vengono strappate da essa? Si ritrova lucida e perfetta, ma priva ora di un pezzo di sé. In questo dipinto una statua mangia della zuppa, la ciotola è sporca, i capelli le cadono sul viso disordinatamente. La abbraccia una figura che è però colorata, ha un cerotto sulla mano, lo sfondo è steso sulla tela lasciando evidenti il passaggio del pennello e quindi il mio passaggio, il muro è formato dall'aver mischiato sabbia e pittura. Un mondo di colori e disordine si presenta nuovamente alla statua, ma non la aggredisce. Si tratta di un momento calmo ed accudente.