In fila per approvviginarsi il cibo, per non morire di fame, gli immigrati con il loro sacchetto di tutto il... Read More
In fila per approvviginarsi il
cibo, per non morire di fame, gli immigrati con il loro sacchetto di tutto il
loro avere, così anche noi, con i carrelli della spesa distanti l’uno
dall’altro per questioni di sicurezza dal pericolo del coronavirus, ci
ritroviamo in fila per motivi di fame. Tutt’intorno scorre un fiume e come
l’acqua che fluisce così la gente di tutto il mondo si sposta verso nuovi
territori, diversi da quelli di provenienza. L’emarginato, il profugo,
l’immigrato diventano uno di noi e noi uno di loro.
In line to get food, not to starve, the
immigrants with their bag of all their possessions, as well as us, with the
shopping carts far from each other for safety reasons from the danger of the
coronavirus, we find ourselves lined up for hunger. All around flows a river
and like the water that flows so people from all over the world move to new
territories, different from those of origin. The marginalized, the refugee, the
immigrant become one of us and we one of them.