Material: materiali di recupero (rottami di lamiera metallica e cocci di ceramica), feltro di canapa, pittura acrilica e acciaio COR-TEN su lastra di supporto di plexiglass
ENGLISH
The Brassey plant in Naracauli, a symbol of a
century of mining epic but also of man's effort and sacrifice, of which the
ruins remain today, represented here under a hostile sky. The Naracauli plant,
inaugurated in 1900, is one of the most representative symbols of the
industrial development of Sardinian mines, a bearer of wealth but also of
conflicts. It is not far from the Buggerru mine where, in 1904, a miners'
strike ended with a tragic massacre, which resulted in the proclamation of the
first Italian general strike. In the Ode to the Buggerru's Deads, the poet
Sebastiano Satta invokes Sardinia, "sweet taciturn mother": silence
is the emblem of this land (“Pastore, / Re del silenzio, sul tuo sogno immobile
/ Passan le rosse nuvole, / Passano i venti sul tuo chiuso cuore”).
ITALIANO
La laveria Brassey di Naracauli,
simbolo di un secolo di epopea mineraria ma anche della fatica e del sacrificio
dell’uomo, di cui oggi restano le rovine, qui rappresentate sotto un cielo
ostile. La laveria di Naracauli, inaugurata nel 1900, è uno dei simboli più
rappresentativi dell’evoluzione industriale delle miniere sarde, apportatrice
di ricchezza ma anche di conflitti. È poco distante dalla miniera di Buggerru,
ove nel 1904 uno sciopero dei minatori
si concluse con un tragico eccidio, al quale conseguì la proclamazione del
primo sciopero generale italiano. Nell’Ode ai morti di Buggerru il poeta
Sebastiano Satta invoca la Sardegna, “dolce madre taciturna”: il silenzio è
l’emblema di questa terra (“Pastore, / Re del silenzio, sul tuo sogno immobile
/ Passan le rosse nuvole, / Passano i venti sul tuo chiuso cuore”).