L’essere è raggomitolato, stretto in sè stesso, angosciato… Non sa dove andare e cosa fare della sua vita (ecco i pezzi neri che rappresentano la volontà non ancora integra e decisa), l’identità non è ancora certa, c’è indecisione, debolezza (è data dal corpo che si vede di più nei pezzi neri geometrici, e fuori e meno visibile). È ancora nella prigione costruita da sè stesso, immobile, non segue le sue più vere aspirazioni (appunto le catene); c’è forza però, vigore, volontà di decidere un punto di svolta (le spina dorsale fatta dai fili di ferro attorno alle catene a cui si appoggia la figura). Il processo di cambiamento è ormai avviato, in cui sublimare l’angoscia in forza, in decisione, una trasformazione dal vecchio al nuovo, accettazione di sè stessi (i fili rossi sono il bozzolo del cambiamento)