Come un cantastorie Metamorfosi raccoglie voci e vissuti, leggende e scenari architettonici in una visione e forma astratta.
L’esistenza di una figura misteriosa è racchiusa fra bande orizzontali che uniscono materia cromatica e visibilità del racconto, raccolti dalla circolarità del segno.
La forma conserva l’aura della narrazione nell’evoluzione di un veloce segno, ora curvilineo e portato a racchiuderla spazialmente per tutelarla, ora esteso e pronto a mutare nell’espandersi.
Il vigore di un segno dominate, che pone in risalto un caldo cromatismo, protagonista dello spazio e duttile nel seguire, fra puntini, piccole macchie, tratti, l’evoluzione delle forme nel loro articolarsi ed allearsi con la forza inventiva.