Attraverso un’analisi delle carte nautiche, l’artista delinea la morfologia del paesaggio sottomarino immaginando l’assenza del mare e disegnando continenti immaginari che diventano contro paesaggi della realtà e della memoria. Prende così forma una sorta di mappa al rovescio, una rete tessuta dalle sapienti mani arse dal sole dei pescatori, che scivola dall’alto aderendo alle depressioni più profonde, alle valli inesplorate e alle vette indomate che alzano la bandiera della nuova utopia.