MARAB-U' – Un autoritratto da cameriere / MARABU'- Un autoritratto da cameriere
2020
150 x 100 cm
Olio su plexiglass / Olio su plexiglas
MARAB-U' – Un autoritratto da cameriere è il sincero colloquio tra due realtà: l'interiorità dell'artista e la sua esteriorità. L'immaginazione è l'ingrediente che comunica, funge da mediatore e che permette la trasformazione dell'aspetto nell'immagine della sua intimità; senza filtri, eliminando ogni falsità e assumendosi una grande responsabilità, anche se questo vuol dire mostrare l'orribile verità del suo essere.
Tratto dal libro Il latte dei sogni di Leonora Carrington dove le creature fantastiche dei racconti non sono altro che specchio reale e fisico di ciò che si nasconde dentro di loro. L'opera, qui presentata, non è altro che l'impegno di far cadere la dolce e bella maschera della società e rivelare il pauroso, buffo e reale volto di un autoritratto che tenta di estrapolare il suo sentire in quel preciso tempo.
Il marabù , un po' come l' Albatros di Charles Baudelaire, è un animale goffo quando cammina, ingobbito e curvo, spaventoso nella sua forma terrena, un gozzo o pomo d'Adamo che incute assai disgusto come anche il suo cranio, spelacchiato, rovinato e grinzoso. Un rapace che si nutre di carogne ed è proprio questo che diventa metafora di ciò che l'artista percepisce di essere. Una via di mezzo tra un avvoltoio e un pellicano che attende i resti del cibo ottenuto da altri animali, diciamo l'immagine umana del ruolo del cameriere, “cameriere”, colui che attende. Il cameriere possiede la qualità dell'attesa, mischiata alla volgarità dello spazzino, si trova in mezzo, incastrato tra un ruolo elegante e rispettoso e un raccoglitore di rifiuti, l'individuo che pulisce gli scarti altrui. Maestoso, elegante e fine nell'azione come il volo di un marabù, divoratore di resti e sporco nell'anima come la fame di mance e di ciò che avanza dai pasti. Un occhio vigile e attento su ciò che aspetta con brama e l'altro nascosto, astuto e pronto all'agire.
Inno alla trasformazione e all'immaginazione, l'opera, si propone di indagare la propria intimità osservando la natura e il suo continuo agire, cercando di assorbire il suo carattere misterioso quanto inseparabile a una che dimensione l'uomo perde giorno dopo giorno. Questo dipinto tenta di evidenziare l'esigenza di un recupero, un ritorno e un nuovo sguardo verso quel mondo primordiale che lo ha generato e che mostra il suo vero volto.