Una galassia di azione spazio-temporale muta la forma dei pensieri. Incontri che sono strade di
sangue e latte, vie di decostruzione del preesistente, crocevia del non scelto atti a giungere al
presente dei corpi. La galassia in cui fluttuano celenterati harawayani insieme a creature dal
genere fluente, ibridi, esseri non più binari, sono compost umano che muta la linea del
paesaggio sotterraneo. La materia del nome esce dalla contraddizione del 'dover essere' nome
e materia. LUCENE è l'open source che interroga l'impostura poetica e narrativa della Natura
trasportandola dentro la materia in composizione del generico 'siamo'. Siamo ciò che riassesta
creazioni mentre la luce inscrive fotosintesi energetiche e sinaptiche dentro e attraverso di noi.
In un mondo che spiega e dà istruzioni inutili nominando – eterna e vera impostura – ciò che
non sa o non può più esperire, plasma memorie di cui dobbiamo divenire centro e direzione.
Fare esperienza è sottrarsi al nome laddove esso non è più materia.