Love addiction: Russia mon amour
This work aims to draw attention to affective dependence, that condition in which love turns into a toxic element that produces obsession and suffering. Manifestations of affective dependence can be observed in couple relationships, towards parents, towards another family member, a friend or authority figure; the common element is that of an emotional-psychic imbalance towards the other, who often idealized becomes the undisputed master of one's life. Among the various power dynamics that are triggered in emotional addiction ( and habitually in substance addiction), there is a blurring of the boundaries of reality, a kind of non-recognition, of what is for common sense defined as right or wrong. Into this "slippage of the margins" comes the incursion into unhealthy, self-defeating behavior, which comes to be accepted and believed as the only possible behavior, affective style. This perpetual cognitive-behavioral obfuscation about what is beneficial or toxic can give rise to disastrous consequences; for example following abandonment by the beloved figure, rather violent demands for attention-help, extreme actions that can result in emotional collapse or even suicide can be triggered.
This work testifies to a separation, cultural and emotional dependence that results in violence when the beloved ideal shows its real identity, there is war in Ukraine, Russia formerly followed and loved becomes hated by many, a portrait is scarred.
Dipendenza affettiva: Russia mon amour
Quest’opera vuole porre l’attenzione sulla dipendenza affettiva, quella condizione in cui l’amore si trasforma in elemento tossico che produce ossessione e sofferenza. Le manifestazioni della dipendenza affettiva si possono osservare nelle relazioni di coppia, nei confronti dei genitori, verso un altro familiare, una figura amicale o di autorità; l’elemento comune è quello di uno sbilanciamento emotivo-psichico nei confronti dell’altro, il quale spesso idealizzato diviene il padrone indiscusso della propria vita. Fra le varie dinamiche di potere che si innescano nella dipendenza affettiva ( e abitualmente nella dipendenza da sostanze), vi è una sfumatura dei confini della realtà, una sorta di non riconoscimento, di quel che è per il senso comune definito giusto o sbagliato. In questo “slittamento dei margini” si inserisce l’incedere in un comportamento malsano e autolesionista, il quale arriva ad essere accettato e creduto come l’unico comportamento, stile affettivo possibile. Questo perpetuo offuscamento cognitivo-comportamentale su ciò che è benefico o tossico, può dare origine a conseguenze disastrose; ad esempio in seguito all’abbandono da parte della figura amata si possono innescare richieste d’attenzione-aiuto alquanto violente, azioni estreme che possano sfociare in collassi emotivi o persino il suicidio.
Quest’opera testimonia una separazione, la dipendenza culturale e affettiva che sfocia nella violenza quando l’ideale amato mostra la propria reale identità, vi è la guerra in Ucraina, la Russia prima seguita e amata diviene odiata da molti, un ritratto viene sfregiato.